Capodileuca.com - Gli itinerari tra le meraviglie del Salento. Il secondo percorso: San Gregorio, Torre Vado, Posto Vecchio, Pescoluse, Torre Pali, Lido Marini, Torre San Giovanni, Gallipoli.
 
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Itinerario 2: Da San Gregorio a Gallipoli, tra spiagge e lidi
Le mete più ambite dagli amanti del mare e delle spiagge. Accoglienti porticcioli, sorgenti di acqua dolce, torri costiere, baie incantate... queste e tante altre sorprese caratterizzano una delle zone più belle del Salento.
 
 
   
 

Il punto di partenza di questo itinerario è Torre San Gregorio, ridente marina del comune di Patù, che si affaccia su una suggestiva insenatura di indicibile bellezza. Nel VII secolo, durante il periodo messapico, è stato un importantissimo porto, crocevia di scambi commerciali con l'antica Grecia, da dove provenivano mercantili carichi di manufatti artistici lapidei e verso cui partivano splendidi esemplari di cavalli che venivano allevati dai Messapi sulla collina di Vereto.
Ciò che rendeva il porto di San Gregorio di vitale importanza era la presenza di un pozzo di acqua dolce, che veniva utilizzato dai naviganti.
Dopo 2000 anni il mare e l'uomo hanno profondamente mutato questo luogo, e l'unica testimonianza di quel periodo è una scala che si snoda sull'altura che domina la baia di San Gregorio.
Oggi ciò che rende conosciuta questa località è la sua incontaminata bellezza che offre la possibilità di una vacanza in assoluto relax e la possibilità di gustare ricche pietanze marinare, tradotte dalle antiche ricette dei pescatori.
Chi vuole soggiornare a pochi passi dal mare, in una tipica struttura che riprende le vecchie masserie fortificate del Salento, ha come punto di riferimento l'Hotel Monte Callini (www.hotelmontecallini.com). L'albergo, a pochi passi dal mare, offre una spettacolare vista sulla cala di San Gregorio e permette di soggiornare in comode camere arredate con pregevoli opere di artigianato locale, attrezzate con bagno privato e balcone panoramico. Il suo giardino, ornato dagli incantevoli ulivi secolari, dagli alberi di fico e dalla tipica macchia mediterranea offrirà la possibilità di gustare tutta l'ospitalità salentina.
Per chi invece vuole deliziare il palato con le fresche specialità marinare, tappa d'obbligo è sicuramente il Ristorante da Mimì (Tel. 0833.767861) situato proprio sulla rotonda di San Gregorio, in una classica costruzione rivestita in pietra locale e con una fantastica terrazza coperta da vegetazione e dal pergolato. Qui il proprietario, originario della costiera amalfitana ma trapiantato nel Salento da oltre 40 anni, con la sua grande esperienza vi condurrà in un viaggio nel sapore del pesce appena pescato e sapientemente cucinato per voi.

Da qui, ritornando sulla litoranea e proseguendo per circa 4 Km, troviamo Torre Vado, importante località turistica, meta ambitissima per il suo mare limpido e trasparente. Il suo nome deriva dal latino “Vadum”, guado, perché fondata a lato di un agevole passaggio per l'accesso al mare. La Torre, che inizialmente prendeva il nome di “Mattefante”, fu edificata tra il 1563 ed il 1576 per volere dell'imperatore Carlo V, con il viceré di Napoli, Don Pedro da Toledo. L'intento era quello di debellare gli sbarchi dei pirati turchi ed algerini che sempre più spesso assalivano questi luoghi per depredare e ridurre in schiavitù i poveri abitanti, sempre più terrorizzati dalla loro furia e crudeltà. Alta 12 metri, era provvista di una caditoia per ogni punto cardinale ed era sede di un piccolo avamposto di sentinelle con a capo un graduato per il servizio di vedetta. Per questo motivo, sul litorale adriatico e jonico furono costruite circa 80 torri ad una distanza di 3,5 miglia una dall'altra. Non tutte hanno resistito all'oltraggio del mare ed all'inesorabile corso del tempo che hanno trasformato queste costruzioni in cumuli di pietre informi.
Passando da Torre Vado non si può non approfittare della possibilità di un tuffo nelle Sorgenti, il punto in cui un antico fiume sotterraneo sfocia in mare. Usciti dall'acqua vi sentirete rinascere e pieni di vitalità.

Giungiamo quindi a Posto Vecchio ed alle Marine di Salve. Sono delle graziose località conosciute soprattutto per la vasta distesa di sabbia d'incredibile bellezza. Caratteristico di questi luoghi è il costone dunale, formato da protuberanze di sabbia con la preziosa presenza di arbusti appartamenti alla macchia mediterranea.
A Posto Vecchio potrete tuffarvi nelle splendide acqua del Salento grazie ai comfort offerti dallo stabilimento balneare Lido Venere.
Dal mare di Posto Vecchio, attraversiamo Pescoluse con le ormai famosissime “Maldive del Salento” ed approdiamo a Torre Pali, che ci mostra una torre difensiva del 1563 circondata dal mare.

Percorrendo ancora pochi chilometri, arriviamo così a Lido Marini, popolosa località balneare dalla costa bassa e sabbiosa e successivamente a Torre Mozza e Torre San Giovanni, marina di Ugento. Questa località, importantissima nel periodo Messapico e Romano, costituiva il porto dell'antica “Uxentum”, famosa per il ritrovamento della statua in bronzo raffigurante Poseidone (VI sec. a.C.). Possiamo ammirarne una copia ed altri reperti presso il Museo Civico ed Archeologico “S. Zecca”.

Superata Torre San Giovanni, un lungo tratto di costa bassa (circa 20 Km) ci separa da Gallipoli. Dopo aver attraversato le ridenti località balneari di Torre Suda e Marina di Mancaversa, costeggiando la Baia del Pizzo, riserva naturalistica di grande rilievo, giungiamo a Gallipoli, la perla dello Jonio. Il suo nome deriva dal greco “kalè Polis”, città bella. La storia della città narra delle sue gloriose origini Messapiche, quando era conosciuta con il nome di Anxa. Nel 256 a.C., alleata con Taranto, fu sconfitta dai Romani che trasformarono questo sito prima in stazione militare e poi in Municipio. La città vecchia è situata su un'isoletta dai contorni irregolari ed è legata alla terraferma da un ponte costruito nel 1603.
Interessante è lo scenografico Castello, sorto in epoca medievale ed ampliato prima con gli Angioini e poi con gli Aragonesi. Il vecchio borgo è un pullulare di chiese, palazzi nobiliari e locali tipici. Maestosa è la Cattedrale di Sant'Agata, patrona della città. L'elegante facciata , in stile barocco, risale agli inizi del '600 ed è in “carparo locale”. La struttura è stata edificata sui resti di una chiesa dell'IX secolo. L'interno dell'edificio religioso vanta la presenza di opere pittoriche uniche per qualità e dimensioni. Dalla Cattedrale, ubicata al centro della città, ci spostiamo per una veloce visita delle chiese situate intorno alle due riviere. Sontuose risultano le chiese di Santa Maria della Purità, la Chiesa del Crocifisso e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Facciamo poi un tuffo nel passato e visitiamo il frantoio Granafei, scavato nel sottosuolo. Qui si produceva olio lampante, che insieme a tutta la produzione salentina veniva esportato in Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra, ecc..
I gallipolini sono rimasti legati al mare ed alle tradizioni: possiamo infatti ammirare i pescatori locali, veloci nel pulire e tessere le reti, intrecciare col giunco le enormi “nasse” e contrattare direttamente con i loro clienti il pesce pescato.
La città nuova attrae residenti e visitatori per la ricca vita commerciale e per i locali notturni che animano la vita notturna dei giovani.

   
   
   
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